I Luoghi - Ruralia in Band



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BELMONTE CALABRO – CONVENTO DEL CARMINE (XVI secolo)

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Situato circa quattro chilometri nell’entroterra in posizione panoramica su una collina che domina un vasto tratto di mar Tirreno, Belmonte venne fondato dagli Angioini nella seconda metà del XII secolo. Il feudo fu governato dai Cossa, dai Di Tarsia, dai Ravaschieri, dai Pinelli ed infine dai Pignatelli. A poca distanza dal centro abitato sorge l’ex Convento fondato dai padri Carmelitani nel 1562, e successivamente ricostruito per volontà del conte Torino Ravaschieri nel 1583. Qui sono sepolti molti dei principi di Belmonte. Il convento fu chiuso durante il regno di Gioacchino Murat nel 1807.

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SAN PIETRO IN AMANTEA – CHIESA DI SANT’ELIA PROFETA (XIX SECOLO)

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La chiesetta rurale, costruita nei primi dell’Ottocento per venire incontro alle esigenze religiose dei braccianti agricoli che avevano in uso di fare continua dimora in campagna – in specie nei periodi dei raccolti estivi – presso case coloniche volgarmente chiamate “turre”, dà il nome alla contrada del suggestivo borgo di San Pietro in Amantea, fondato nell’alto medioevo dagli abitanti della costa nepetina, risaliti nelle colline dell’entroterra a seguito dell’invasione araba.


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AMANTEA – CHIESA DI SANT’ANNA (XIX SECOLO)

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Risalendo il dolce pendio collinare che declina su Campora San Giovanni, tra diroccate torri angioine di avvistamento e antiche fontane decorate con maschere apotropaiche, si giunge nella contrada Mirabella. Ivi riecheggia dal remoto passato il mito dell’antica Temesa (V secolo a.C.), dell’incauto Polite – compagno di Ulisse poi trasformatosi in demone orrendo di nome Alibante -, dell’eroico puglilatore Eutimo che infine lo annientò. In questo piccolo borgo, dedito ancora alla coltivazione degli ulivi e dei vigneti, sorge la Chiesetta dedicata a Sant’Anna, madre di Maria e il cui culto è caro alle giovani partorienti. Nelle giornate di cielo terso, dalle alture circostanti si ammira il cono fumante dello Stromboli fino ad intravedere, allungando lo sguardo verso sud, l’Etna.

 

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LAGO – CHIESA DI SANTA MARINA GIÀ CHIESA DI SAN FILIPPO (XVII SECOLO)

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Sita nella frazione Terrati, distante circa tre chilometri da Lago (ameno borgo dell’entroterra del Basso Tirreno Cosentino sorto in seguito alla fuga degli abitanti costieri al tempo delle incursioni saracene imperversanti dal IX al XI secolo), la Chiesa di Santa Marina Vergine fu eretta per volontà di Michele Bianchi nel 1930 in sostituzione della Chiesa di San Filippo risalente XVII secolo. Sulla facciata si notano il portale archiacuto su cui spicca un dipinto raffigurante la Santa titolare con una bambina e un imponente rosone in muratura. L’interno ad unica navata è decorato da una serie di lesene. Vi si custodiscono le statue di Santa Marina, di S. Antonio e della Madonna del Carmelo.


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LONGOBARDI – CHIESA SANTA MARIA DI TURIANA (XII SECOLO)

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Sita in Contrada Tauriana e fondata nel XII secolo, l’affascinante Chiesetta di campagna affacciata sul Tirreno sa subìto nel corso del tempo numerosi rifacimenti che ne hanno conservato comunque la struttura originaria, con pietre a vista e un portale archiacuto sovrastato da un piccolo rosone gotico. L’interno, a una sola navata, custodisce un antico dipinto raffigurante la Vergine con il Bambino, San Benedetto e San Leonardo Abate. Una epigrafe, in caratteri romani incisa su una pietra murata nella cella campanaria, ne testimonia l’appartenenza alla grangia benedettina di Santa Maria di Ninfa.

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